Teatro Domani

tra Rito e Innovazione

Se da un lato l’emergenza provocata dal Covid-19 è tuttora presente con gravi danni economici e sociali a livello di crescita della comunità e dei professionisti in particolar modo del settore culturale, dall’altro si sta rivelando un’occasione di cambiamento di paradigma, sostanziale e necessario, per poter innovare un settore che apporta indubbi valori per la collettività e la comunità. 

La necessità è quindi quella di far ripartire le attività culturali, con particolare riferimento alle imprese culturali e creative che si occupano di spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) dovendo attenersi oggi – e con molta probabilità anche nei mesi a venire – ai protocolli di sicurezza finalizzati al contenimento del rischio di contagio da Covid-19. 

Pur essendosi manifestata grande creatività nel settore, si sono chiaramente rivelati i seguenti bisogni:

elaborare il cambiamento contingente in cui gli operatori della cultura e dello spettacolo si trovano rispetto alle necessità di distanziamento fisico dovute al Covid-19 e alla conseguente necessità di riconsiderare spazi e modalità di lavoro;

ridisegnare modelli e modalità di progettazione, produzione e distribuzione di servizi e prodotti culturali, per lo sviluppo e la crescita di ogni individuo così come dell’intera società;

innovare la propria offerta per ampliare il pubblico e il relativo coinvolgimento dello stesso nella fruizione, in presenza e a distanza, degli eventi a questo proposti ripensare il ruolo del contatto fisico e della relazione interpersonale tra palco e platea, e trovare un nuovo vocabolario nella relazione interpersonale;

approfondire la conoscenza delle nuove tecnologie, sia per rinnovare il rapporto con lo spettatore e la collettività, così come per ripensare il prodotto culturale in sé;

ripensare la propria esperienza di contatto, di relazione interpersonale e di socialità generativa;

sviluppare una narrazione a livello locale e internazionale del contesto sociale attuale;

conoscere le norme di sicurezza in modo ragionato, e non solo come mera applicazione acritica delle stesse.

La presente proposta di contributo al Piano di Adeguamento e di Rilancio della Regione Veneto intende contribuire alla realizzazione di percorsi formativi, consulenziali e di accompagnamento, sostenibili e di qualità, per la riorganizzazione delle attività e dei servizi culturali. La finalità è quella di riconsiderare le nuove necessità progettuali, ridisegnare l’offerta culturale, adeguare i prodotti alle nuove modalità di sicurezza e progettare quindi soluzioni innovative in stretta attinenza con l’attualità e le sue relative esigenze.

Piano di adeguamento e rilancio aziende

PANTAKIN DA VENEZIA

TEATRO BOXER

WOODSTOCK TEATRO

DIETRO LE QUINTE

Abbiamo cercato di creare un Piano di Adeguamento e di Rilancio delle nostre aziende, in conseguenza agli evidenti cambiamenti e all’inevitabile riduzione delle attività delle nostre imprese legate all’emergenza sanitaria ancora in corso -sia per i mesi trascorsi ma soprattutto per quelli futuri- cercando di ipotizzare scenari incerti.

La situazione oggi

Pantakin da Venezia, Teatro boxer, Woodstock Teatro e Dietro le Quinte sono imprese che ormai da anni lavorano e collaborano insieme su diversi progetti produttivi e distributivi.

La Compagnia teatrale Pantakin, essendo la realtà più strutturata e ricevendo anche il sostegno dal MIBACT, è il referente capofila, soprattutto dal punto di vista organizzativo e amministrativo.

La recente emergenza ha azzerato ogni attività di spettacolo prevista e, escludendo la breve parentesi estiva durante la quale è stato necessario lavorare gratuitamente per riadattare gli spettacoli alle nuove normative in tema di sicurezza sanitaria, il futuro e soprattutto il ritorno nei teatri, appare alquanto incerto e non chiaramente programmabile. 

La mancanza di entrate, inoltre, ci ha costretto ad interrompere alcuni contratti di collaborazione nell’ambito dell’organizzazione e della promozione delle nostre attività.

Il lavoro è proseguito in questi mesi in maniera esclusivamente volontaria e gratuita attraverso l’utilizzo di alcune piattaforme digitali, con la pubblicazione di video, che ci hanno permesso di restare presenti con gli operatori del settore e vicini al nostro pubblico.

Necessità per il rilancio delle attività

Pensando in un’ottica di futura ripresa delle attività, ad oggi le nostre strutture necessitano di alcune figure fondamentali:

  • un addetto alla programmazione e distribuzione degli spettacoli, che possa avvalersi della collaborazione di operatori a livello nazionale ed internazionale e che  possa dedicarsi a lavorare esclusivamente su tale attività.
  • un addetto alla comunicazione e promozione delle diverse attività  (spettacoli, seminari, workshop, lezioni on line etc…) delle singole aziende sui vari canali social.
  • almeno un responsabile organizzativo che sappia lavorare su bandi di diverso genere: comunali, regionali, europei.

Il grande lavoro svolto nel periodo del lockdown con la realizzazione di video home-made ha creato la necessità di sviluppare maggiori conoscenze e acquisire ulteriori competenze nell’ambito delle nuove tecnologie. Di conseguenza è divenuto sempre più urgente e necessario dotarsi di adeguate attrezzature tecniche ed essere in grado di saperle utilizzare per sfruttarne al massimo le potenzialità.

  • Videocamere per le riprese
  • Attrezzature di illuminotecnica per i set
  • Programmi software e hardware adatti per la gestione, il montaggio e la realizzazione del materiale video

sono strumenti che diventeranno nuovi elementi da inserire nelle prossime produzioni da offrire al pubblico.

Nell’ottica di una diversa fruizione degli spettacoli o in quella di spettacoli misti (con interventi video) è sorta la necessità anche di:

  • schermi per la proiezione 
  • video proiettori.

Analizzando gli allestimenti che si stanno realizzando in particolar modo durante questa estate è sempre più evidente l’utilizzo di spazi teatrali non convenzionali come arene, parchi, cortili di palazzi e musei: una tipologia di attività che andrà molto probabilmente ad incrementarsi sempre di più.

Si aggiungono, inoltre, le esigenze delle rappresentazioni scolastiche, dove ancor maggiore sarà la necessità -vista anche la minore disponibilità economica da parte degli istituti scolastici- di portare il teatro all’interno degli edifici scolastici stessi: palestre e aule magne.

In tutte le situazioni sopra citate sarà assolutamente necessaria la dotazioni di impianti audio e luci di nuova generazione con l’impiego di tecnologie a luce led.

Per queste ragioni è sempre più importante e indispensabile per il nostro personale l’approfondimento di nuove conoscenze delle nuove tecnologie e l’acquisizione di nuove competenze oltre, naturalmente, l’acquisto del nuovo materiale da parte delle aziende stesse.

Indicativamente sia per le lezioni di formazione che per le future attività delle Compagnie potranno essere necessario l’acquisto di:

  • 18 fari RGB led con i necessari strumenti di controllo Wi-fi
  • 2 consolle per la gestione sia dei fari led che dei vecchi fari analogici
  • 2 impianti audio
  • 2 mixer audio (o in alternativa programmi software per computer o tablet)
  • 4 piantane per il posizionamento dei fari
  • videocamere, schermi per la proiezione e video-proiettori

I necessari mutamenti dei prodotti da offrire, gli ambiti diversi di realizzazione degli stessi e le nuove modalità di comunicazione rendono necessario, inoltre, l’adeguamento e il totale rinnovo dei siti web delle aziende, piattaforme sempre più importanti per la presentazione delle compagnie stesse oltre che per la proposta e la vendita dei loro prodotti.

I recenti mutamenti e i cambiamenti radicali accaduti in particolar modo nel settore dello spettacolo dal vivo hanno evidenziato, da un lato, la fragilità delle nostre consuetudini artigianali attuate nella fase della creazione dei prodotti, dall’altro, ha offerto l‘opportunità di scoprire nuove forme di comunicazione fornite dalle AI, Artificial Intelligence, dalla robotica o dall’applicazione delle Neuroscienze. 

Il possibile inserimento di innovativi strumenti tecnologici e nuove tecniche di comunicazione potrebbero essere un importante volano per attirare nuove generazioni di spettatori sempre più digitalizzati, fornendo loro la possibilità di imparare ad apprezzare il teatro guardandolo da altre prospettive.

La commistione e l’influenza di nuovi linguaggi potrebbe aprire nuovi sviluppi per lo spettacolo dal vivo inimmaginabili prima di questa Pandemia, che ci ha insegnato a rivedere e a rivalutare il nostro operato e le sue possibili applicazioni non solo nelle consuete cornici delle rassegne teatrali, ma ancor più nel mondo delle aziende attraverso la forma del Teatro d’Impresa.

Dalle nuove tecnologie e dalle applicazioni delle neuroscienze (intelligenza artificiale, strumenti di biofeedback, eyetracker, visori e telecamere individuali e simili)

    • accompagnare, in particolare, i professionisti delle arti teatrali e performative a ritrovare le proprie esperienze di contatto, di relazione interpersonale e di socialità generativa in modo preparato e capace di lavorare in modo mirato e dedicato alla (ri)educazione, al recupero e al rinforzo della comunicazione interpersonale mediata dalla fisicità ritrovata, dall’uso più educato del corpo e dei suoi linguaggi anche e in forza di un consolidamento degli apprendimenti che si possono trarre dal periodo attuale in previsione, qualora ce ne fosse bisogno, di una replica di tali condizioni relazionali distanziate o comunque di una nuova relazionalità in contesti personali e professionali
    • fornire agli operatori e ai protagonisti del settore delle industrie creative e culturali strumenti e metodi per ricostruire una narrazione a livello locale e internazionale il contesto della società attuale.

Al fine di poter far sperimentare fin dai percorsi di formazione e intervento queste nuove tecnologie e le loro potenziali applicazioni in ambito performativo, sia quindi per le lezioni di formazione che per le future attività delle Compagnie, potrà essere necessario l’acquisto di:

  • un caschetto EEG 16 canali
  • un elaboratore di calcolo dedicato
  • una telecamera specifica di rilevazione movimento

Per andare incontro ai bisogni sopra elencati del settore culturale, e particolarmente a quello dello spettacolo dal vivo in cui la relazione interpersonale e la contiguità fisica sono finora stati in un certo senso identitari, sarà necessario dotare i lavoratori del settore non solo di nuove competenze sul piano della loro specifica attività, ma soprattutto di un nuovo modello di pensiero e di lavoro, con una attenzione alle nuove tecnologie, intese non solo a raggiungere il pubblico nelle loro case, ma soprattutto a coinvolgerlo effettivamente in una nuova modalità relazionale.

Gli interventi proposti mirano a:

– facilitare nuovi percorsi progettuali che sappiano far fronte alla difficoltà attraverso nuovi percorsi cognitivi ed emotivi che partano da una maggiore conoscenza di bias ed euristiche del pensiero per generare nuove soluzioni;

– considerare le opportunità offerte delle tecnologie non solo per arrivare al pubblico con la proposta on line ma anche e soprattutto per coinvolgerli attivamente in una nuova modalità di relazione a distanza (webinar, call, eventi on line e simili) o a presenza diffusa (distanziamento nei luoghi di fruizione artistica e culturale);

– innovare le esperienze culturali attraverso una revisione delle modalità operative e organizzative di erogazione degli spettacoli, che considerino la fruizione in remoto, l’interazione mediata dalle nuove tecnologie e dalle applicazioni delle neuroscienze (intelligenza artificiale, strumenti di biofeedback, eyetracker, visori e telecamere individuali e simili);

– rimodificare i nuovi linguaggi che l’esperienza vissuta in questa crisi ha introdotto non solo come nuovi vocabolari ma contestualmente come nuovi riferimenti simbolici e, di conseguenza, come mutamenti di atteggiamenti e comportamenti quotidiani, sia nell’esperienza personale che in quella professionale

– migliorare e rinforzare le modalità di lavoro di gruppo, per facilitare i processi di leadership, membership, lavoro coordinato e collaborativo finalizzato a generare valore per sé, per il gruppo e per la comunità 

– sviluppare nuovi servizi, nuovi contenuti, nuove modalità d’interazione e nuove pratiche creative che apportino un valore per la collettività

– conoscere e applicare i principi sottesi alle norme di sicurezza con maggiore consapevolezza, per la sicurezza di se stessi e della comunità che frequenterà gli spazi culturali.

OBIETTIVI FORMATIVI

Gli obiettivi che tali interventi consulenziali, formativi e di coaching si propongono sono:

  • migliorare la consapevolezza di come utilizzare in modo efficace strumenti e metodi di organizzazione e relazione mediata dalle piattaforme virtuali di lavoro, contatto e comunicazione
  • facilitare processi di educazione psicoemotiva che agevolino il cambiamento di qualità vissuto in questa contingenza di crisi verso una maggiore capacità di autogoverno personale e di nuova progettazione professionale
  • trasformare paure e timori in risorse per recuperare e realizzare il proprio progetto professionale e personale. Aumentare il sentimento di efficacia personale, la focalizzazione sugli obiettivi e un miglior bilanciamento tra energie investite e risultati
  • (ri)scoprire le proprie risorse creative che possono essere applicate nel lavoro di progettazione di prodotti/servizi o esser rinforzate nell’ideazione di nuovi progetti
  • rinforzare le dinamiche del pensieri creativo e generativo, esplorare strumenti, metodi e strategie di risoluzione dei problemi attraverso il pensiero laterale, stimolare la mente a una distrazione guidata, antidoto all’incertezza e al malessere e premessa alla generazione di nuove soluzioni e idee.

I risultati attesi quindi di tale proposte di intervento intendono:

    • individuare, inserire e promuovere nelle nuove prassi progettuali elementi di innovazione e riorganizzazione professionale (e in particolare del settore nuove tecnologie e rispetto agli strumenti delle neuroscienze) e ri-qualificazione delle competenze attraverso nuovi prodotti/servizi che considerino l’adozione queste nuove tecnologie
    • aumentare il livello di qualificazione (nuove competenze) del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione alle capacità di restyling, ricerca e sviluppo (attraverso l’acition learning), self management e internazionalizzazione, riqualificazione alle nuove tecnicalità (successful cross-competencies)
    • recuperare, ri-educare e rinforzare modelli e strategie di progettazione (design thinking) di nuovi prodotti culturali e artistici in cui la comunicazione interpersonale sia mediata dalla nuova fisicità e i suoi linguaggi specifici (distanziamento e DPI)
    • fornire un’occasione di confronto e condivisione del vissuto comune in relazione ai cambiamenti comunicativi (distanziamento, DPI, asincronia, medialità) vissuti e sperimentati durante il Covid-19 relativamente alla propria esperienza professionale e personale
    • trasformare paure e timori in risorse e consapevolezza positiva e focalizzata su problematiche oggettive (attraverso percorsi di coaching individuale e gruppale)
    • esplorare strumenti, metodi e strategie di risoluzione dei problemi comunicativi attraverso il pensiero laterale, creativo e generativo (attraverso percorsi laboratoriali di formazione e consulenza individuale e gruppale)
    • ottenere maggiore consapevolezza degli strumenti a garanzia di un miglior bilanciamento tra energie investite e risultati ottenuti (attraverso percorsi di coaching individuale e gruppale e action learning).

Questo sito è stato realizzato nell’ambito della DGR 818 del 23/06/2020, “Laboratorio Veneto. Strumenti per il settore cultura” cod. 3708-0001-818-2020, approvato con DDR n.703 del 10/09/2020