Veneto Ridens 2025
Ritorna l’ormai consueto appuntamento con il teatro veneto a Montegrotto Terme, con quattro appuntamenti gratuiti con il grande teatro comico del Veneto.
Vi aspettiamo a partire da lunedì 4 agosto in piazza Primo Maggio!
Compagnia TEATRO CHE PAZZIA – Treviso
liberamente ispirato all’opera di Giovannino Guarneschi
Regia di Marco Sartorello
Con Marco Sartorello, Paolo Rozzi e Dario Bressan
Don Camillo, l’energico prete, e Peppone, il battagliero sindaco, hanno in comune una piazza: quella di Brescello, un paese della Bassa che si trova tra il fiume e il monte.
Gli eterni rivali nati dalla penna di Guareschi tornano a rivivere, ancora una volta, le loro rocambolesche avventure. Ma questa volta, non saranno in bianco e nero…
Il Don Camillo che incontreremo si rivolge a Dio come un bambino che cerca di nascondere le proprie marachelle a un genitore: il Cristo dell’altare maggiore diventa così la voce della sua coscienza, con la quale dovrà confrontarsi più volte per raggiungere il bene comune e trovare serenità, sia con sé stesso sia con il suo eterno rivale – e amico per sempre – Peppone.
Compagnia PANTA REI – Mussolente (Vi)
liberamente ispirato all’opera di Carlo Gozzi
adattamento di Davide Lazzaretto
regia e scrittura scenica a cura della compagnia
con Davide Lazzaretto, Marco Mattiazzo, Barbara Scalco e Guido Sciarroni
scenografia di Damiano Zanchetta
costumi di Caterina Riccomini
maschere di Davide Lazzaretto
disegno luci di Paolo Bergamo
All’interno di una trama fitta di maledizioni, intrighi e matrimoni, in una girandola di principi e re, di buffoni e saltimbanchi, di principesse e divinità, si dipana una commedia all’insegna del puro divertimento, forgiata secondo i modi e lo stile della Commedia dell’Arte e immersa in una dimensione onirica, al di fuori di ogni logica e di ogni realismo. A riempire la scena un carro di comici, in cui saliranno 4 attori per vestire i panni di 11 personaggi. La nostra versione del canovaccio di Gozzi si fa specchio del teatro d’oggi, forse in sofferenza, ma dinamico e pronto a imprese titaniche.
Compagnia BOTTEGA REA e CENTRO TEATRALE DA PONTE – Vittorio Veneto
regia e musiche : Edoardo Fainello
con: Davide Ostan Bianca Padoin Eleonora Ruzza Marianna Murarotto
Scenografie: Centro Teatrale Da Ponte
Le innamorate è uno spettacolo in puro stile Goldoniano che vuole ricreare fedelmente l’atmosfera veneziana settecentesca attraverso l’utilizzo di abiti d’epoca dettagliati, musiche originali che richiamano le melodie dei compositori classici e una scenografia tipica del focolare domestico veneziano. Le protagoniste della commedia sono tre donne, ognuna con una visione della vita e dell’amore unica, in quanto appartenenti a classi sociali ed estrazioni culturali diverse tra loro. Anche se agiscono e pensano in modo differente, il loro motore d’azione è lo stesso: ottenere quello che desiderano, e per questo saranno disposte a fare qualsiasi cosa. La commedia parla attraverso un linguaggio comico mai volgare, adatto a tutti. Un ritmo sempre frenetico, sostenuto dall’alternarsi dell’uso della lingua veneziana e italiana, con il susseguirsi di equivoci, concorrono a creare un’ atmosfera leggera ma al tempo stesso eccitante…e mai scontata
Compagnia Pantakin da Venezia
con Elisa Pastore, Rossana Mantese, Genny Santin Nalin, Duccio Zanone
regia Emanuele Pasqualini
Giacomo Casanova, un uomo dalle mille vite, dai mille volti e dai mille nomi, sempre in cerca dell’amore. Ma si sa, chi troppo vuole… E così, gambe in spalla e via, in un lungo e interminabile Grand Tour per sfuggire alla condanna. Dopo una fuga rocambolesca ed un altrettanto caotico viaggio attraverso le corti europee, il nostro eroe giungerà oltre le Colonne d’Ercole, approdando nella terra della libertà, delle opportunità, del sogno e del destino. Un destino crudele, però, lo attende: alfine catturato, è pronto per essere giustiziato. Travestimenti, pantomime, canzoni e duelli sono gli ingredienti di questo canovaccio intricato che, come il suo protagonista, è in parte storia reale e in parte pura invenzione. Cosa sarà vero e cosa no? Riusciranno il nostro eroe e il suo fedele servo Arlecchino a sfuggire alla terribile condanna?